La copertura dei tetti rovesci o “alla rovescia” è oggi riconosciuta come uno dei sistemi più validi per l’isolamento termico delle coperture piane. Tutte le parti dell’edificio disperdono calore ma è soprattutto il tetto a incidere sulla dispersione termica complessiva della costruzione.
Oggi è possibile ridurre queste perdite energetiche isolando termicamente il tetto con prodotti specifici.
Perchè isolare i tetti rovesci o alla rovescia
I tetti rovesci o alla rovescia rappresentano la soluzione ai principali problemi presenti nei tetti piani tradizionali. L’isolante viene posato sopra la membrana impermeabile, che risulta così protetta durante i lavori del cantiere e nel tempo con prestazioni significativamente prolungate. Il polistirene espanso estruso (XPS) è il materiale perfetto per questa applicazione grazie alla struttura a celle chiuse con elevate caratteristiche meccaniche e senza assorbimento di acqua.
Nel tetto alla rovescia è l’isolante a essere sottoposto a sbalzi di temperatura, azioni di gelo e disgelo, diffusione di vapore acqueo, sollecitazioni meccaniche, mentre al manto è richiesta la sola funzione d’impermeabilizzazione.
La corretta progettazione dell’isolamento delle coperture piane alla rovescia coinvolge un insieme di fattori quali la resistenza termica e meccanica dell’isolante, la sua insensibilità all’umidità, il suo corretto posizionamento e la sua capacità di controllare i flussi di vapore acqueo.
Lo schema di costruzione è semplice e consiste nel ricoprire il manto impermeabile posato sul massetto (avente pendenza ≥ 1%) con lastre isolanti in polistirene estruso posate a secco e successivamente zavorrate e protette con soluzioni variabili a seconda della destinazione d’uso della copertura.
La proprietà più importante dell’isolante termico, indispensabile nel tetto alla rovescia, è quella di non assorbire acqua e quindi mantenere inalterata la capacità isolante nel tempo, malgrado le severe condizioni di esercizio. Per il livello e la specificità delle sue caratteristiche i pannelli isolanti RAVATHERM™ XPS X 300-SL, grazie alle prestazioni e alla struttura a cellule chiuse, sono perfettamente idonei alla realizzazione di un tetto piano con stratificazione invertita come:
- tetti alla rovescia praticabili e non;
- tetti verdi;
- tetti parcheggio;
- rifacimenti di tetti.
Descrizione
Isolamento tetti rovesci con RAVATHERM™ XPS X 300 SL
Nel tetto piano alla rovescia posizionando l’isolamento termico sopra l’impermeabilizzazione si ottiene un’ottima combinazione di proprietà fisiche e meccaniche. La temperatura del manto impermeabile coibentato è pressoché costante nell’arco dell’intero anno.
L’isolamento termico con RAVATHERM™ XPS X 300 SL in polistirene espanso estruso protegge l’impermeabilizzazione:
- dalle elevate escursioni termiche giornaliere che possono arrivare fino a 60-70 °C, mentre quelle annue possono addirittura superare anche i 100 °C (-20/+80 °C);
- dagli effetti estremi delle condizioni meteorologiche;
- dall’azione dei raggi UV;
- dai danni meccanici che si possono verificare durante la costruzione, l’uso e l’esercizio.
La stratificazione invertita ha anche ulteriori vantaggi, infatti RAVATHERM™ XPS X 300 SL:
- può essere posato con qualsiasi condizione meteorologica;
- garantisce una durata superiore dell’impermeabilizzazione;
- può essere completato e sostituito senza intaccare l’impermeabilizzazione;
- è facile da smontare in caso di cambio funzionalità oppure sopraelevazione e può essere addirittura riutilizzato anche in altri edifici.
Nei tetti rovesci o alla rovescia praticabili e calpestabili le lastre di RAVATHERM™ XPS X 300 SL permettono di adottare soluzioni tecniche interessanti e funzionali.
La finitura di questo tipo di tetto alla rovescia praticabile è costituita da una pavimentazione in autobloccanti, quadrotti prefabbricati o realizzati in opera e posati su distanziatori che vengono direttamente appoggiati su RAVATHERM™ XPS X 300 SL.
La stratigrafia è completata, dall’alto verso il basso, dal manto impermeabile e dalla livellazione del solaio sottostante per la formazione della adeguata pendenza.
Nelle coperture piane non praticabili la finitura di un tetto alla rovescia è normalmente costituita da uno strato di ghiaia che assolve il compito di proteggere le lastre di RAVATHERM™ XPS X 300 SL dai raggi ultravioletti oltre a contrastare la spinta del vento e l’effetto di galleggiamento dovuto all’acqua piovana.
Per evitare che i giunti delle lastre di RAVATHERM™ XPS X 300 SL si possano riempire di materiali fini come polvere o sabbia è opportuno posare uno strato di tessuto non tessuto, o meglio di un telo traspirante, tra la zavorra e le lastre di RAVATHERM™ XPS X 300 SL.
Posa dell’isolamento termico nei tetti rovesci
Per l’adeguata esecuzione e l’operatività a lungo termine dei tetti rovesci è necessario che:
- il fondo dell’impermeabilizzazione sia conforme per pendenza ed esecuzione a quanto previsto nelle norme professionali pertinenti. Si consiglia di ricorrere a impermeabilizzazione incollata sull’intera superficie. Nel caso in cui si intenda utilizzare manti impermeabili a base PVC, verificare col produttore la compatibilità con il polistirene estruso e l’eventuale rilascio di plastificanti. In questo caso interporre uno strato di tessuto non tessuto (TNT) tra il manto e l’isolante;
- i pannelli termoisolanti devono essere posati sfalsati sul tetto e possono essere tagliati su misura con coltelli termici oppure con sega a dentatura universale;
- lo strato filtrante/separatore, ovvero il geotessuto (TNT) oppure il telo traspirante, deve essere di colore chiaro;
- lo spessore dello strato di zavorra deve essere dimensionato in funzione dell’altezza dell’edificio e della presenza e dimensioni di muriccioli perimetrali e comunque non deve essere inferiore a 50 mm di ghiaia lavata 16/32 mm.
Contattare il servizio tecnico per eventuali approfondimenti.
[caption id="attachment_5314" align="aligncenter" width="803"] Stratigrafia Rooftile[/caption]