Ridurre il fabbisogno energetico degli edifici è possibile, scegliendo il giusto isolamento termico con i consigli di Ravago Building Solutions per una posa a regola d’arte.
Con gli italiani alle prese con l’aumento delle bollette di luce e gas torna quanto mai attuale il tema della corretta coibentazione degli edifici, un intervento che oggi può godere anche delle detrazioni fiscali del Superbonus.
Per incrementare l’efficienza energetica degli edifici è, infatti, necessario migliorare il livello di isolamento termico dell’abitazione, nei mesi estivi come in quelli invernali, riducendo il fabbisogno energetico.
Anche secondo i dati Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) la realizzazione di un isolamento termico a cappotto e la coibentazione della copertura possono ridurre del 40-50% le dispersioni termiche, diminuendo di conseguenza i costi per raffrescamento o riscaldamento.
Riqualificare le case degli italiani e renderle meno energivore, più sostenibili e più confortevoli è anche la mission di Ravago Building Solutions, leader in Europa nella produzione di soluzioni in XPS per l’isolamento termico, e partner Casa Clima, che ha sviluppato una gamma di soluzioni per l’isolamento degli edifici: RAVATHERM™ XPS X.
Il polistirene espanso estruso ad alte prestazioni RAVATHERM™ XPS X è l’unico che incorpora al suo interno particelle di pure carbon, da cui deriva il colore grigio originale. Questa caratteristica permette di ridurre la dispersione del calore e incrementare la resistenza termica del prodotto rispetto agli XPS tradizionali, e grazie alla struttura con ≥95% di celle chiuse offre un’elevata resistenza al passaggio del vapore acqueo e un’efficienza energetica a lungo termine; inoltre, l’elevata resistenza alla compressione sul lungo periodo consente di rispondere alle esigenze di progettisti e imprese.
Tetto e pareti ben isolate possono fare la differenza sulla bolletta energetica e Ravago Building Solutions è a fianco dei professionisti dell’edilizia con soluzioni complete e performanti ma anche con una consulenza dedicata.
«Proponiamo soluzioni di alta gamma, il nostro XPS è l’unico con particelle di pure carbon incorporate rispetto a quelli standard – sottolinea Andrea Angeli, direttore commerciale di Ravago Building Solutions –. Il nostro team è a fianco di progettisti e imprese per consigliare la scelta del corretto isolante ma anche della messa in opera a regola d’arte».
Scegliere prodotti certificati e performanti come RAVATHERM™ XPS X è solo il primo passo per una ristrutturazione a regola d’arte. Anche il miglior prodotto isolante se progettato o posato erroneamente potrebbe non garantire le prestazioni promesse, per questa ragione quando si procede con un intervento di isolamento termico degli edifici è necessario tenere in considerazione delle regole chiave per non commettere alcuni errori molto comuni.
COME EVITARE PICCOLI ERRORI DI POSA: ECCO QUATTRO CONSIGLI DI RAVAGO BUILDING SOLUTIONS Distrazione, negligenza o, in alcuni casi, incompetenza possono causare problemi di posa dei pannelli isolanti con conseguente spreco di risorse e di tempo in cantiere o, nel peggiore dei casi, anche controversie legali. Tra i piccoli e grandi errori da non commettere il team Ravago Building Solutions ha selezionato quattro “must” da evitare.
1. Stoccaggio in estate: non lasciare il materiale isolante al sole
Le alte temperature e/o la luce solare diretta possono deformare i pannelli XPS per questo, soprattutto in estate, occorre proteggere i pannelli dall’esposizione ai raggi solari diretti. Le radiazioni ultraviolette, che colpiscono a lungo tempo e direttamente il polistirene, degradano superficialmente il materiale compromettendone la funzionalità. Per evitare il degrado del prodotto lasciato privo di imballaggio si consiglia la protezione con idonei strati, ad esempio con film di polietilene e con coperture in colore chiaro mentre le facciate riflettenti possono danneggiare i pannelli in XPS. Le coperture scure o trasparenti possono aumentare l’effetto della radiazione solare e quindi non sono adatte per lo stoccaggio dei materiali isolanti.
2. Isolamento su tetti piani: non trascurare o ritardare l’applicazione della zavorra
La copertura dei tetti rovesci o “alla rovescia” è uno dei sistemi più validi per l’isolamento termico delle coperture piane. L’isolante viene posato sopra la membrana impermeabile, che risulta così protetta durante i lavori del cantiere e nel tempo. RAVATHERM™ XPS X è il materiale perfetto per questa applicazione grazie alla struttura a celle chiuse con elevate caratteristiche meccaniche e senza assorbimento di acqua. La corretta progettazione dell’isolamento delle coperture piane alla rovescia coinvolge un insieme di fattori, tra i quali anche il corretto posizionamento.
Nei calcoli statici del tetto è importante tenere conto del sovraccarico permanente della zavorra (ghiaia, quadrotti, ecc.) che deve coprire completamente le lastre isolanti e deve essere sufficientemente pesante per evitare il sollevamento accidentale per effetto del vento o il galleggiamento a causa dell’acqua piovana. La zavorra nel tetto rovescio protegge inoltre i pannelli dai raggi UV e dal rischio di deformazione nelle giornate calde, per questo motivo deve essere applicata il più rapidamente possibile.
3. Lavorazione accurata: evitare giunti trasversali e posare i materiali isolanti ben accostati
La chiusura dei giunti può richiedere tempi lunghi ma per garantire l’efficacia del sistema isolante è necessario posare i pannelli in modo ordinato e ben accostato, in modo che non si creino ponti termici. Quando i pannelli isolanti non sono ben accostati si crea un interstizio, che verrà riempito dalla malta nella successiva fase di rasatura armata. In tali punti lo spessore della rasatura sarà ovviamente maggiore di quella sul pannello e si avranno maggiori assorbimenti di umidità che evidenzieranno i giunti con una conseguente perdita di calore e in alcuni casi formazione di muffe e umidità.
I ponti termici che si creano a causa di una posa non corretta fanno la differenza non solo per le prestazioni, su cui possono incidere fino al 20-25% delle dispersioni, ma anche per la durabilità del sistema.
4. Mai cappotto senza gli accessori: la corretta posa di adesivo e tasselli
L’incollaggio delle lastre nei sistemi a cappotto è un’operazione delicata e l’adesivo è l’elemento chiave. L’adesivo va posato correttamente (a cordolo perimetrale e 2/3 punti centrali nel caso di isolanti leggeri come i polistireni) per scongiurare fessurazioni tra i giunti dei pannelli, causa di infiltrazioni d’acqua, sbollature o il distacco dell’isolante stesso.
Un errore da evitare è realizzare il cordolo in corrispondenza del bordo del pannello non rispettando il margine solitamente di 2 cm. Quando il pannello viene pressato sulla superficie la malta fuoriesce concentrandosi nei giunti tra i pannelli causando l’errato accostamento e l’inevitabile ponte termico.
Anche il fissaggio meccanico è una fase spesso trascurata per accorciare i tempi di posa. I tasselli sostengono il peso dell’isolante e resistono all’azione del vento; devono quindi essere sempre previsti in integrazione e aggiunta all’adesivo nel numero minimo prescritto in funzione dell’altezza dell’edificio e della forza del vento.
Un tipico errore del posatore è spingere il tassello troppo in profondità e stuccare con malta l’avvallamento per ripristinare la planarità del pannello. In corrispondenza della testa del tassello l’aumentato spessore di rasatura determina un maggior assorbimento di umidità e i ripetuti cicli secco-umido causano l’alterazione cromatica in facciata.